I dati diffusi dalla Commissione Ue registrano un calo dell’8% dei casi. Nel nostro paese la contrazione è del 6%: un andamento che si riflette anche su quello degli infortuni con mezzo di trasporto e in itinere che interessano i lavoratori e nel cui contrasto l’Inail è impegnato con numerose attività di prevenzione
BRUXELLES – Migliora la sicurezza stradale in Europa: nel 2013 il numero di vittime degli incidenti stradali in Ue è sceso dell’8% rispetto all’anno precedente. In Italia, invece, il calo registrato è pari al 6%. E’ quanto emerge dai nuovi dati sulla sicurezza stradale pubblicati dalla Commissione europea.
Per il secondo anno un miglioramento nelle statistiche. Il 2013 è secondo anno in cui si registra una diminuzione del numero di vittime di incidenti stradali in Europa: tra il 2011 e il 2012 si era, infatti, già verificata una contrazione del 9%. Anche allora il miglioramento aveva interessato l’Italia dove, nello stesso arco temporale, era stata registrata una diminuzione dei decessi legati alla strada pari al 5%. Dunque, lo scenario complessivo mostra segnali incoraggianti: a conferma di tutto questo anche i numeri dell’ultimo rapporto Aci-Istat che registrano una flessione del numero dei morti per incidenti – dal 2001 a oggi – da 8mila a circa 3600 casi.
Miglioramento positivo, ma la realtà resta drammatica. La sicurezza stradale è un fenomeno complesso, il cui andamento si riflette in modo significativo anche su quello relativo agli infortuni sul lavoro, in particolare per quanto riguarda gli incidenti che accadono con mezzi e trasporto e in itinere (che si verificano nel corso del tragitto casa/lavoro e viceversa). Quanto “fotografato” dalla Commissione Ue trova, infatti, una conferma indiretta anche nei dati Inail relativi al 2012. Secondo le denunce pervenute all’Istituto, infatti, gli infortuni in occasione di lavoro – con mezzi di trasporto – nel 2012 sono state 43.959 (il 5,90% del totale), per una flessione del 14,40% rispetto all’anno precedente. Importanti anche i dati relativi agli incidenti in itinere: in generale, in Italia, nel 2012 sono stati 76.181 (il 10,23% del totale), per un calo del 7,76% sul 2011. Nello specifico degli infortuni in itinere con mezzo di trasporto, questi sono stati 56.913: il 14,12% in meno rispetto ai 66.271 casi dell’anno prima. L’andamento, pur segnalando un miglioramento certamente positivo, conferma tuttavia il permanere di una realtà ancora grave e per il cui contrasto l’Inail sta promuovendo una capillare attività di prevenzione lungo tutto il territorio nazionale.
Kallas: “Più vicino il dimezzamento dei casi entro il 2020”. I dati della Commissione Ue fanno valutare adesso con rinnovato ottimismo la possibilità di raggiungere l’obiettivo strategico del dimezzamento del numero di vittime di incidenti stradali entro il 2020. “Era estremamente importante che i buoni risultati del 2012 non restassero un fatto estemporaneo – ha spiegato il commissario Ue per la mobilità e i trasporti, Siim Kallas – L’Ue è sulla buona strada per conseguire gli obiettivi di sicurezza stradale fissati per il 2020. Ma non c’è spazio per alcun compiacimento se pensiamo che, ogni giorno, sulle strade d’Europa perdono la vita ancora 70 persone. È necessario continuare il nostro impegno congiunto a tutti i livelli per migliorare ulteriormente la sicurezza sulle strade europee”. E per ribadire l’importanza del valore della sicurezza sulle strade europee il 9 maggio prossimo la Commissione, in collaborazione con la presidenza greca dell’Ue, organizzerà ad Atene la Giornata europea della sicurezza stradale.
Fonte: INAIL