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Tirocinio retribuito a Londra per neolaureati.

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L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA – European Medicines Agency), con sede a Londra, offre tirocini retribuiti del valore di 1.350 sterline nette al mese (all’incirca 1.600 euro). L’Agenzia Europea per i Medicinali è un organo della UE con sede a Londra. Il suo compito principale è tutelare e promuovere la sanità pubblica e la salute mediante la valutazione e il controllo dei medicinali per uso umano e veterinario. L’Agenzia Europea per i Medicinali è l’agenzia comunitaria dell’Unione Europea che si occupa della valutazione e del controllo di medicinali umani e veterinari. L’Agenzia è stata fondata nel 1995 con i contributi dell’Unione Europea, dei singoli stati membri e dell’industria farmaceutica, con lo scopo di affiancare il lavoro delle organizzazioni nazionali che si occupano del mercato dei farmaci.
Gli obiettivi che l’Unione Europea si è prefissa con la fondazione dell’EMA sono essenzialmente due: da un lato, la riduzione delle spese burocratiche (si parla di cifre a sei zeri) che ogni anno le case farmaceutiche devono sostenere per l’approvazione dei farmaci nei singoli Stati membri, dall’altro, per ridurre il protezionismo dei singoli Stati volto ad ostacolare l’inserimento sul mercato di farmaci concorrenti ad altri già inseriti nel mercato interno.

EMA Traineeship Programme

Il programma di tirocinio si rivolge a laureati all’inizio della loro carriera professionale. I requisiti richiesti sono:
– essere cittadini EU/EEA;
– aver conseguito una laurea alla data di scadenza per l’invio delle domande;
– avere una buona conoscenza della lingua inglese più la conoscenza di una seconda lingua ufficiale dell’Unione Europea.

Oltre a dare una comprensione dei compiti dell’Agenzia e del suo ruolo nell’ambito delle attività dell’Unione Europea, il programma fornirà ai tirocinanti un’esperienza professionale in un ambiente di lavoro a tutti gli effetti, altamente qualificato e riconosciuto in tutta l’Area Economica Europea.
I profili ricercati sono di vario genere: dai laureati in discipline core per l’attività dell’EMA (medicina, farmacia, chimica, biologia, veterinaria), a giovani con laurea nel settore delle comunicazioni, in scienze dell’informazione, relazioni pubbliche, risorse umane, giurisprudenza, fino a laureati in materie umanistiche specializzati in biblioteconomia.

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Per proporre la propria candidatura è necessario compilare l’apposito modulo disponibile sulla pagina dedicata al programma tirocini ed inviarlo all’indirizzo di traineeship@ema.europa.eu entro e non oltre il 15 giugno 2014. Per coloro che verranno selezionati, il Programma avrà inizio il 1 ottobre.

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LIDL ASSUME IN TUTTA ITALIA.

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LIDL, azienda leader nel settore della grande distribuzione organizzata, con diversi punti vendita in Italia e in altri Paesi europei, LIDL è una grande realtà del settore GDO ed ha punti vendita in Italia e in molti paesi europei, apre le selezioni in Veneto, Lazio, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Molise, Umbria, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Liguria, Puglia, Campania e Calabria.

Questo l’elenco di alcune delle posizioni ricercate:

Retail Manager / Capo Area
Addetti Vendite
Capi Filiale
Commessi Specializzati
Responsabili Sviluppo Immobiliare
Responsabili Tecnici
Buyer
Collaboratore Ufficio Legale GRC
Responsabile Manutenzione Sicurezza Magazzino
Assistente di Direzione
Impiegato Addetto paghe

Le offerte di lavoro sono rivolte a giovani motivati, volenterosi e pronti a mettersi in gioco diplomati, laureati e neolaureati e a tutte quelle persone che sono alla ricerca di una nuova posizione lavorativa. I requisiti specifici sono di volta in volta indicati per ogni posizione aperta. Per inviare le vostre candidature, cliccate qui, scegliete una delle offerte presenti tra quelle che si avvicinano al vostro profilo e compilate il formulario on line allegando il vostro CV.

MDS
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“Vi racconto il mio laboratorio artigiano e come ho detto basta alla disoccupazione”

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Fonte: La Repubblica Next – La Repubblica degli innovatori del 26 marzo 2014

Dalla mancanza del lavoro ad un lavoro costruito su misura. Silvia Berra ha puntato sulla sua impresa artigiana basata sul riciclo creativo. “Vivo del principio delle 3r: riduci, riusa, ricicla. Così stimoliamo la creatività, recuperiamo la tradizione artigiana e portiamo innovazione nelle nostre case”
di GIAMPAOLO COLLETTI
@gpcolletti

Cerchioni di bicicletta e coltelli diventano lampadari da tavola, assi di legno e vasetti degli omogeneizzati si trasformano in mensole portaspezie. Il laboratorio di Silvia è un mondo affascinante, un luogo colorato, unico. E poi gli oggetti che realizza da zero sono all’insegna della competa sostenibilità ambientale, tutti frutto di un processo di riciclo e riuso.

Il suo è un laboratorio creativo con sede a Busto Garolfo, nella provincia milanese. Ha deciso di puntarci tutto dopo un periodo di disoccupazione. “Non sono capace di stare ad attendere gli eventi, mi piace crearli, far si che le cose accadano. E questa convinzione è stata il punto di partenza”. Per Silvia un vecchio oggetto può essere reinterpretato, può avere un nuovo utilizzo, può essere reinventato, invece che semplicemente buttato.
Il concetto di recupero è alla base del lavoro di Silvia. Si potrebbe dire che è parte stessa delle scelte di vita di Silvia, che ha deciso di non arrendersi e di darsi da fare. “Mesi e mesi a cercare un’occupazione, ma le risposte erano sempre vicino allo zero. Ma non mi sono fatta demoralizzare dalle situazioni, anzi ho preso il toro per le corna e ho pensato a come occupare le mie giornate”. Anche Silvia sarà protagonista al Next, la Repubblica degli Innovatori sabato 29 marzo al Teatro Piccolo di Milano.

Silvia, come sono le giornate alla ricerca del lavoro?
“Cercare un lavoro è un lavoro. Sempre connessa ad Internet per cercare nuove inserzioni, personalizzare il curriculum vitae per mettere in risalto competenze in linea con la figura ricercata, il passaparola tra amici e conoscenti. Ma è un “lavoro” che non da alcuna soddisfazione. Dalle aziende non arrivano risposte, e non esiste neanche più il classico le faccio sapere. È frustrante”.

Di cosa hai avuto più paura nel periodo di disoccupazione?
“La fiducia in se stessi è la prima conquista da maturare. Credere nelle proprie capacità è fondamentale. Poi è molto importante pianificare l’obiettivo, renderlo raggiungibile. Essere creativi anche nelle strategie per perseguirlo. Le competenze maturate come psicologa del lavoro mi hanno aiutato molto in questo percorso. Non ho avuto paura, perché mi piacciono le sfide e sono una persona determinata”.

Quanto hanno contato gli amici o la famiglia, il nuovo welfare sostitutivo anche legato agli affetti?
“Amici e famiglia mi sono stati utili per un confronto, sono ottime fonti di informazione sui nostri interessi, sul puntualizzare le nostre peculiarità e punti di miglioramento, ed infatti mi hanno aiutato a vedere da altri punti di vista le tappe da percorrere, a cogliere idee o critiche e ristrutturarle in linea all’obiettivo, alla propria mission”.

Quali sono gli oggetti che meriterebbero di essere acquistati nel tuo laboratorio?
“Tutti, perché ogni oggetto ha una sua storia, ha un suo passato e ha ritrovato un suo futuro grazie alla creatività, alla manualità ed all’artigianalità di ciascuno di noi. In questo periodo stanno andando tanto le bomboniere create per ogni occasione, rigorosamente con il principio delle 3r: riduci, riusa, ricicla”.

Cosa ti rende davvero soddisfatta?
“Certamente il fatto che anche la creatività anche dei nostri clienti viene stimolata. Ci portano vecchi oggetti, accatastati a prendere polvere in qualche soffitta, e ci chiedono di darne un nuovo utilizzo. Per esempio in questi giorni sto lavorando su un vecchio bidet in latta che diventerà un piccolo giardino zen. O ancora una struttura in ferro tutta arrugginita delle vecchie toilette che diventerà una fioriera. Di oggetti ce ne sono davvero tanti nel mio laboratorio. E io cerco di accontentare tutti i gusti e tutte le esigenze: il riciclo creativo è un piacere, stimola la creatività, recupera la tradizione artigiana, porta innovazione nelle nostre case”.

Oggi nel tuo laboratorio ospiti tanti giovani. Perché?
“Credo tantissimo nelle collaborazioni, nel team, nel gruppo. Fare network porta all’impresa un set di conoscenze, di esperienze, di interessi molto diversi. E questo diventa il valore aggiunto di Laboratorio Creativo: ospita tante creazioni diverse, da spazio alla creatività in ogni sua forma, fa conoscere il piacere del riciclo e del riuso, esalta l’artigianalità, il made in Italy”.

Un consiglio ai giovanissimi per diventare davvero “nexter”, ovvero innovatori del proprio tempo?
“Consiglio di essere sempre curiosi ed intraprendenti, di coltivare la propria passione con coerenza, di fare le cose che si hanno in mente, di puntare sulle idee nelle quali si crede. Essere coerenti è un’ottima “arma di persuasione” verso se stessi: aiuta a credere in ciò che vogliamo ottenere, accresce la nostra autostima, rende concreti i piccoli passi che ci portano verso la meta che ci siamo prefissati”.

COCA COLA FORMA E RECLUTA ASPIRANTI MANAGER

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Sei giovane, laureato, ambizioso e in cerca di lavoro? Non vuoi accettare provvigioni, contratti part-time, lavori a chiamata o stage che non coprono neppure le spese per la benzina? Allora questa potrebbe essere l’occasione giusta per te. Coca Cola cerca il management di domani.

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Management Trainee Program è un programma della durata di 10 settimane che prevede due settimane di formazione in aula con esperti dell’area commerciale del gruppo Coca-Cola HBC e due mesi di lavoro sul territorio nazionale (Trento, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma e Napoli). I partecipanti verranno inseriti all’interno di tre rami aziendali: vendita, distribuzione e comunicazione. I migliori avranno un contratto formativo con Coca-Cola Hellenic, la società svizzera licenziataria del marchio The Coca-Cola Company per la produzione e la distribuzione nel mercato europeo.
Questi i requisiti necessari: il candidato ideale deve essere giovane, laureato (laurea triennale e master oppure laurea magistrale) con brillante curriculum accademico e deve conoscere la lingua inglese; deve, inoltre, essere disponibile alla mobilità su tutto il territorio nazionale, possedere ottime doti di leadership e comunicazione e passione per il settore commerciale nonché orientamento al risultato.

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Puoi proporre la tua candidatura sul sito dell’azienda (sezione Lavoro e Carriere), registrandoti e inviando il tuo curriculum. Hai tempo fino al 28 marzo.
Il progetto è stato sperimentato per la prima volta nel 2012 e Coca-Cola HBC ha fatto sapere di 65 casi di inserimento immediato nel mondo del lavoro. È un’opportunità di formazione presso uno dei più importanti brand del mondo, per avere una chance di inserimento nel mercato del lavoro e tentare la strada del successo. In bocca al lupo!

MDS

Fonte: Management Trainee Program Spring Edition 2014

340 euro al mese? No, grazie.

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Questa è la storia di Giorgia. Le offrono 340 euro al mese, ma dice no. E in una lettera aperta pubblicata su La nuvola del lavoro esorta tutti a fare lo stesso. Abbiate il coraggio, dice, fatelo anche voi. Basta compromessi con i datori di lavoro furbetti.
Giorgia ha 26 anni, è marchigiana ed è laureata in Lettere. Il suo sogno è quello di fare la giornalista. Una storia come tante, penserete. Invece non è solo una storia di tristezza e difficoltà. È anche una storia di coraggio e di speranza nell’Italia di oggi. Questa ragazza lancia un messaggio importante, chiaro e forte. Di messaggi così ne vorremmo di più. Vorremo che la forti parole di Giorgia potessero raggiungere il più ampio numero di giovani, perché finché ci sarà qualcuno disposto a cedere a certi compromessi l’Italia non cambierà.

MIchele De Sanctis per BlogNomos

5 giorni su 7 a 340 euro
di Giorgia D.

Dobbiamo imparare, a volte, a dire no. Dire no a quel datore di lavoro furbetto che ti offre due spiccioli per un impiego che meriti e per il quale hai studiato.

Io ho detto di no ma, finché ci saranno ragazzi che accetteranno qualsivoglia compromesso, la situazione in Italia non cambierà.

Ho 26 anni e sono una giornalista praticante. Vivo nelle Marche ma sto cercando lavoro dove si dice che ancora qualcosina ci sia: Milano. Ho mandato il curriculum a un’agenzia di comunicazione che, dopo un primo colloquio, ha deciso di assumermi. Bello vero?

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Sì, peccato che mi offrivano 500 euro con partita Iva. Chiamo immediatamente il mio commercialista che mi spiega come funziona. Ecco la sintesi. Per gli under 35 la partita Iva è agevolata al 5 per cento quindi significa che ai 500 euro iniziali avrei dovuto togliere 25 euro. Totale stipendio mensile: 475 euro. Ma non finisce qui. A questa somma va sottratto il 27% della Gestione Separata dell’Inps.

Ho studiato Lettere ma due calcoli riesco a farli. Al mese il guadagno sarebbe stato di 340 euro. Con questa cifra sarebbe stato impossibile prendere una stanza in affitto e sopravvivere, così ho detto subito di no. Arrivederci, senza grazie.

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Un altro ragazzo invece ha accettato l’offerta. Lui è di Milano e ha deciso di svegliarsi cinque giorni su sette per prendere 340 euro. Chi finora ha accettato questi compromessi, si deve ritenere colpevole della crisi economica e della disoccupazione giovanile.

Basta a dire “fa curriculum”, “fa esperienza”. Abbiate il coraggio di dire che vi meritate di più.

Fonte: La nuvola del Lavoro. Corriere della Sera