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INAIL: AUTOLIQUIDAZIONE 2014. LE PROSSIME SCADENZE PER VERSAMENTI E PREMI.

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Scadrà il prossimo 16 maggio il termine per l’autoliquidazione INAIL 2013-2014 tramite Modello F24, insieme alla dichiarazione telematica delle retribuzioni, comprensiva di domanda di sconto sul premio artigiani e di eventuale richiesta di pagamento rateale. Dopo la concessione della proroga per permettere ai datori di lavoro di usufruire da subito dei bonus previsti dalla Legge di Stabilità (L. 147/2013), è ora arrivato il momento di completare la procedura. Il termine del 16 maggio riguarda altresì il pagamento dei premi speciali non soggetti ad autoliquidazione (art. 2, c. 3, DL 4/2014) con date di scadenza antecedenti.

ADEMPIMENTI IN SCADENZA IL 16 MAGGIO.

– Autocertificazione riduzione premio.
11,50% per il settore edile (art. 29, c. 2, DL 244/1995, art. 36-bis, c. 8, L. 248/2006 e DM 26.8.2013) da trasmettere via PEC alla competente sede INAIL, insieme al pagamento del premio 2014 e alla fruizione dell’agevolazione sul premio dovuto a titolo di regolazione 2013.

– Autoliquidazione dei soggetti assicuranti con inizio attività tra il 10 e il 31/12/2013.
A tali soggetti, quest’anno, sono state inviate le nuove basi di calcolo in tempo utile per l’autoliquidazione del 16 maggio.

– Cessazione di tutti i soggetti autonomi artigiani tra il primo gennaio e il 16 maggio dell’anno di rata (cessazione polizza artigiani).
In conseguenza del differimento al 16/5/2014 dell’autoliquidazione del titolo 902014, le imprese artigiane che cessano la propria attività tra il 1/1/2014 e il 16/5/2014 possono versare il premio anticipato a titolo di rata rapportato ai mesi di attività effettiva esercitata nello stesso periodo.

– Cessazione attività in corso d’anno (cessazione codice ditta).

– Comunicazioni motivate delle retribuzioni presunte.

CALENDARIO VERSAMENTI

• 16 maggio 2014 per il trimestre gennaio/marzo 2014;
• 20 agosto 2014 per il trimestre aprile/giugno 2014;
• 17 novembre 2014 per il trimestre luglio/settembre 2014;
• 16 febbraio 2015 per il trimestre ottobre/dicembre 2014.

Con determina n. 67 dello scorso 11/3/2014, l’INAIL ha, inoltre, indicato la misura dello sconto: riduzione pari al 14,17% sui premi ordinari delle polizze dipendenti, premi speciali unitari delle polizze artigiani e premi relativi all’assicurazione raggi X e sostanze radioattive. La riduzione del 14,17% dei premi INAIL vale anche per le imprese di somministrazione di lavoro, oltreché per quelle di navigazione: per le prime si applica alle singole scadenze dei premi trimestrali dovuti per l’anno 2014, mentre, per le seconde, verrà applicata in sede di autoliquidazione 2013-2014, come, peraltro, spiegato dall’INAIL in due distinte note, prot. n. 2899 e n. 228, in cui sono dettate le relative istruzioni operative.

La retribuzione imponibile da dichiarare all’INAIL e da utilizzare ai fini del calcolo dei premi è quella che risulta registrata nel LUL, che può essere:
a) effettiva, pari al reddito da lavoro dipendente o a questo assimilato (ex TUIR), assunta al lordo di qualsiasi trattenuta o ritenuta e con il criterio di “competenza”;
b) convenzionale, in mancanza della retribuzione effettiva e nei casi previsti dalla legge (dirigenti, soci e familiari non artigiani, ecc.);
c) di ragguaglio, nelle ipotesi residuali (soci e familiari non artigiani in alcune Province).

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* esclusi gli operai agricoli (minimale giornaliero 2013 = € 41,87); le erogazioni speciali da non adeguare al minimale (integrazioni di prestazioni previdenziali, per legge o CCNL a carico dei datori di lavoro, quali malattia, infortunio, malattia professionale, gravidanza e puerperio, c.i.g., ecc.) e l’indennità di disponibilità prevista per il lavoro intermittente.
* inclusi i lavoratori soci di cooperative con rapporto di lavoro
subordinato (commi 1 e 2 – art. 4 – legge 142/2001).

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I nuovi valori dal 1° luglio 2013 sono stati fissati dal D.M. 10 giugno 2013, pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del lavoro il 16 agosto 2013.
È la retribuzione convenzionale per gli allievi dei corsi professionali, i tirocinanti (stagisti), i detenuti e i ricoverati.
È inoltre l’imponibile minimo per i parasubordinati e gli sportivi
professionisti dipendenti.

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I nuovi valori dal 1° luglio 2013 sono stati fissati dal D.M. 10 giugno 2013, pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del lavoro il 16 agosto 2013.
È la retribuzione convenzionale per i lavoratori dell’area dirigenziale (dirigenti e non quadri), è l’imponibile massimo per i collaboratori parasubordinati e gli sportivi professionisti dipendenti.

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I nuovi valori dal 1° luglio 2013 sono stati fissati dal D.M. 10 giugno 2013, pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del lavoro il 16 agosto 2013.
È l’imponibile per i soci e i familiari coadiuvanti di imprese non artigiane, e per gli associati in partecipazione a imprenditore non artigiano, nelle Province in cui non sono fissate retribuzioni
convenzionali valide a livello provinciale.

Per approfondimenti:
Pagare il premio assicurativo
Pagare il premio in autoliquidazione
GUIDA ALL’AUTOLIQUIDAZIONE 2013-2014

Redazione
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IL SEGRETO DEL ‘MIO’ SUCCESSO

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Introduzione e traduzione di Michele De Sanctis

 

Vi siete mai chiesti se esistano davvero delle differenze di comportamento tra quelli che hanno successo e chi non riesce a raggiungere i risultati sperati? Una risposta sul tema viene da Dave Kerpen, blogger e autore di best seller e CEO di Likeable Media, azienda specializzata in social media marketing, che, sul suo profilo LinkedIn, prova a confrontare chi sa ottenere il meglio dalle cose e chi non ce la fa.

Scopriamone alcune.

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Qualche settimana fa Dave ha ricevuto un’e-card dal CEO di Petra Coach, creatore di Align Software e membro della EO, Andy Bailey. Sebbene non l’avesse mai incontrato, la sua cartolina ha esercitato un certo effetto su Dave, rafforzando i valori in cui già credeva e ricordandogli quali siano gli atteggiamenti e le abitudini da sposare per avere successo.

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1. Abbracciare il cambiamento vs. la paura di cambiare

Abbracciare il cambiamento è una delle cose più complesse che una persona può fare. Con il mondo in rapido cambiamento e la tecnologia che si muove più celermente che mai, abbiamo bisogno di abbracciare le novità e capire come adattarci piuttosto che averne paura, negarle o nascondersi per non affrontarle.

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2. Desiderare il successo degli altri vs. sperare in segreto che falliscano

Quando sei in un’azienda e lavori in team, se vuoi avere successo, dovrà farcela anche il resto del gruppo. Dobbiamo desiderare che anche i nostri colleghi ottengano risultati e crescano. Se ti auguri il contrario, perché continui a lavorare con loro?

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3. Trasmettere gioia vs. trasmettere rabbia

Negli affari come nella vita, è sempre meglio essere felici e trasmettere quella gioia agli altri. E’ una cosa che diventa contagiosa e che incoraggia gli altri a fare lo stesso. Le persone più felici sono maggiormente orientate al conseguimento degli obiettivi e quindi al successo. Se nel team c’è una persona che trasmette rabbia, ciò semina stati d’animo simili, privando il gruppo della necessaria motivazione e raggiungendo scarsi successi.

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4. Prendersi le responsabilità dei propri fallimenti vs. incolpare gli altri delle proprie sconfitte.

Dopo ogni salita, c’è sempre una discesa. Essere un leader e, in generale, un uomo di successo significa dover prendersi la responsabilità dei propri fallimenti. Incolpare gli altri non serve a nulla: porta solo disagio in azienda e non ne verrà fuori nulla di buono.

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5. Parlare delle idee vs. sparlare delle persone

Cos’è che tutti abbiamo imparato ai tempi del liceo? Parlare male delle persone non porta da nessuna parte. E’ solo uno spreco di tempo. Avrà successo chi parlerà di idee, non chi passerà la sua giornata a sparlare degli altri. Condividere le proprie idee con il team gioverà a tutti.

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6. Condividere informazioni vs. tenere tutto per sé

Come abbiamo imparato all’asilo, condivisione è attenzione. Sui social media, in affari e nella vita per aver successo è importante condividere.

Se condividiamo con il gruppo le informazioni di cui siamo in possesso, sarà più facile coinvolgere gli altri in ciò che stiamo facendo e nel raggiungimento degli obiettivi. Al contrario, chi non sa farlo dimostrerà solo il suo egoismo e non sembrerà altro che una persona di strette vedute.

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7. Fare piani e stabilire obiettivi vs. vivere senza sapere cosa fare

Come si può ottenere successo se non si sa dove andare? Le persone di successo progettano il loro futuro: cosa fare nelle loro giornate, negli anni, come muoversi per migliorare. Se vuoi fare come loro, scegli i tuoi obiettivi e scrivi un piano su come intendi raggiungerli.

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8. Mostrare gratitudine vs. disprezzare le persone e il mondo che ti circonda

Ogni momento di gratitudine trasforma la mia vita e mi rende più felice e di successo. Le persone a cui mostri gratitudine sono quelle che più contribuiscono alla buona riuscita del tuo business. Assicurati di mostrare gratitudine a tutti quelli con cui vieni in contatto.

La gratitudine è la chiave per avere successo negli affari, come nella vita.Immagine

 

 

 

 

INAIL: finanziamenti a fondo perduto per interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si avvicina la scadenza dei termini.

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L’INAIL concede un contributo a fondo perduto fino a 130.000 euro per interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il contributo è in conto capitale fino al 65% delle spese ammissibili sostenute dall’impresa (anche individuale) per la realizzazione degli interventi, al netto dell’IVA: ad esempio se l’intervento è costato 12.200 euro (di cui 10.000 euro di imponibile e 2.200 di IVA), il contributo a fondo perduto è di 6.500 euro (pari al 65% della quota imponibile di 10.000 euro). La procedura per ottenere l’incenvito prevede per l’impresa:

1. presentazione di una domanda di preammissione da compilare e spedire on-line dal portale desktop inail.it, previa registrazione, dal 21/01/2014 al 08/04/2014
2. acquisizione di un codice unico identificativo dal 10/04/2014
3. verifica della data di apertura dello sportello per l’invio telematico della domanda vera e propria dal 30/04/2014
4. invio della domanda all’apertura dello sportello
5. verifica della propria posizione nella graduatoria (predisposta in ordine cronologico di arrivo delle domande)
6. se ammessa al contributo, trasmissione della documentazione a completamento della domanta, entro 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria a pena di esclusione
7. attesa della comunicazione della sede INAIL competente dell’avvenuta e positiva verifica tecnico-amministrativa, da concludersi entro 150 giorni dalla pubblicazione della graduatoria
8. eventuale richiesta di anticipo fino al 50% del contributo, solo per interventi con budget oltre 30.000 euro e comunque dietro presentazione di fidejussione
9. realizzazione e rendicontazione degli interventi migliorativi entro 12 mesi (prorogabili a richiesta fino a 18 mesi) dalla comunicazione di esito positivo della domanda; le spese sono rendicontabili purchè sostenute a decorrere dal 09/04/2014
10. attesa della comunicazione della sede INAIL competente in merito all’erogazione (totale, parziale o nulla) del contributo richiesto, entro 90 giorni dall’invio della documentazione di rendicontazione
11. rispetto degli obblighi e degli impegni vincolanti, anche dopo l’erogazione del contributo (es. inalienabilità del macchinario per almeno 2 anni; mantenimento del modello organizzativo per almento 3 anni, ecc.).

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Punteggio di ammissione

La domanda può essere ammessa se ottiene un punteggio pari o superiore a 120 secondo lo schema predisposto dall’INAIL per l’attribuzione dei punteggi sulla base della peculiarità dell’impresa richiedente e del progetto presentato. Lo schema è abbastanza articolato e il calcolo deve essere fatto caso per caso, ma è possibile tracciare un quadro generale. Il punteggio è ottenuto sommando i valori attribuiti alla domanda in 4 diverse sezioni:

• dimensioni dell’impresa (numero di lavoratori e fatturato): min. 7 -max. 45
• tasso di tariffa medio nazionale (nella voce prevalente per numero di lavoratori nell’anno -si considera il 2012 se la domanda è presentata nel 2014- nella PAT -unità operativa- per la quale si presenta la domanda): min. 4 – max. 40
• caratteristiche del progetto:
– se riguarda l’adozione di modelli organizzativi (es. MOG 231/01, OHSAS 18000, SGSL INAIL, ecc.): min. 70 – max 90
– se rigurarda la sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996: esattamente 60
– se riguarda progetti di investimento (le tipologie ammesse sono: a. ristrutturazione o modifica strutturale e/o impiantistica degli ambienti di lavoro, b. installazione e/o sostituzione di macchine, dispositivi e/o attrezzature con messa in servizio successiva al 21 settembre 1996, c. modifiche del layout produttivo, d. interventi combinati dei precedenti): min. 36 – max. 70
• bonus
– di progetto: min. 0 – max. 18
– regionale in base alla tipologia di impresa: min. 0 – max. 5

In generale vale quanto segue:
• le aziende piccole ottengono punteggi maggiori di quelle grandi

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• le attività con tassi di tariffa elevati (a causa di una maggiore sinistrosità per infortuni e malattie professionali) ottengono punteggi maggiori di quelle con tassi di tariffa bassi

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• gli inteventi progettati e/o effettuati attraverso le parti sociali o nell’ambito della bilateralità ottengono bonus di progetto tra i 7 e i 13 punti
• l’adozione di almeno una delle Buone Prassi (rif. D. Lgs. 81/08 art.2 co.1 lett.v) permette di ottenere un bonus di progetto pari a 5 punti.

Con i 5 punti di bonus regionale sono premiate le imprese che sono attive in alcuni settori ATECO, differenti da regione a regione; ad esempio:

• per il Piemonte sono: 43 (lavori di costruzione specializzati) e 25 (fabbricazione di prodotti in metallo – esclusi macchinari e attrezzature)
• per la Lombardia sono: 25 (fabbricazione di prodotti in metalli – esclusi macchinari e attrezzature) e 28 (fabbricazione di macchinari ed apparecchiature NCA)
• per la Valle d’Aosta sono: 41 (costruzione di edifici) e 43 (lavori di costruzione specializzati)
• per la Liguria sono: 50 (trasporto marittimo e per vie d’acqua) e 01 (coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi)
• per il Friuli Venezia Giulia sono: 25 (fabbricazione di prodotti in metalli – esclusi macchinari e attrezzature) e 43 (lavori di costruzione specializzati)
• per la Toscana sono: 41 (costruzione di edifici) e 01 (coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi)
• per il Trentino sono: 41 (costruzione di edifici) e 16 (industria del legno e dei prodotti in legno e sughero – esclusi i mobili – fabbricazione di articoli in paglia e materiale da intreccio)
• per l’Alto Adige-Sudtirol sono: 16 (industria del legno e dei prodotti in legno e sughero – esclusi i mobili – fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
25 (fabbricaz. Prodotti in metallo – escl. macchinari e attrezzature)
• per la Campania sono: 41 (costruzione di edifici) e 25 (fabbricazione di prodotti in metalli – esclusi macchinari e attrezzature)
ecc.
• per il Veneto, l’Emilia Romagna, il Lazio non sono previsti.

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Click-day

Per l’ammissione al contributo conterà l’ordine di arrivo allo sportello virtuale telematico, fino ad esaurimento dei fondi stanziati in ciascuna regione.

Le imprese potranno inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda e ottenuto mediante la procedura apposita nei giorni precedenti l’invio telematico. Il codice identificativo, dopo l’invio telematico della relativa domanda, sarà annullato dallo sportello informatico e pertanto non sarà più utilizzabile.

Lo sportello informatico collocherà le domande in ordine cronologico di arrivo sulla base dell’orario registrato dai sistemi informatici INAIL. Al termine di ogni singola registrazione l’utente visualizzerà un messaggio che attesta la corretta presa in carico dell’invio.

Le data e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande, saranno pubblicate sul sito http://www.inail.it a partire dal 30 aprile 2014. Le suddette date potranno essere differenziate, per ambiti territoriali, in base al numero di domande pervenute ed alla loro distribuzione territoriale. Le regole tecniche per l’inoltro delle domande on line saranno pubblicate sul sito http://www.inail.it almeno una settimana prima della data di apertura dello sportello informatico.

Spese ammesse e non

Sono ammesse a contributo tutte le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto nonché le eventuali spese accessorie o strumentali, funzionali alla realizzazione dello stesso ed indispensabili per la sua completezza. Non sono ammesse a contributo le spese relative all’acquisto o alla sostituzione di:

• dispositivi di protezione individuale (DPI) nonché ogni altro relativo complemento o accessorio;
• automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili;
• impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro, o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia dell’ambiente;
• hardware, software e sistemi di protezione informatica fatta eccezione per quelli dedicati all’esclusivo ed essenziale funzionamento di sistemi (impianti, macchine, dispositivi e/o attrezzature) utilizzati ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza;
• mobili e arredi;
• consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda di contributo;
• adempimenti inerenti la valutazione dei rischi di cui agli artt. 17, 28 e 29 del D.lgs 81/2008 s.m.i.;
• interventi da effettuarsi in locali diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda;
• manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera;
• adozione e/o certificazione e/o asseverazione dei progetti riguardanti l’adozione di modelli organizzativi relativi ad imprese senza dipendenti o che annoverano tra i dipendenti esclusivamente il datore di lavoro e/o i soci;
• le spese inerenti i compensi ai componenti degli Organismi di vigilanza nominati ai sensi del D.lgs 231/2001;
• acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
• mero smaltimento dell’amianto (lo smaltimento è ammesso solo nel caso in cui l’intervento rientri in un progetto complessivo volto al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori dell’azienda nel quale è compresa la rimozione dell’amianto ad esempio presente in coperture, per coibentazione e similari);
• acquisto di macchinari o apprestamenti indispensabili per l’erogazione di un servizio o per la produzione di un bene, di cui l’impresa non dispone ma che deve comunque possedere per avviare l’impresa o una nuova attività;
• costi del personale interno: personale dipendente, titolari di impresa, legali rappresentanti e soci.

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Redazione BlogNomos 

Coltiva funghi dagli scarti del caffè: il business green di Daniele

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Fonte: Millionaire di Giancarlo Donadio

Produrre funghi dallo scarto del caffè. Questa l’idea sostenibile di una coppia lucana, Daniele Gioia e Annarita Marchionna:

I bar buttano via una quantità impressionante di fondi del caffè che possono anche essere usati come ammendanti (fertilizzanti che migliorano il suolo, ndr). Allora abbiamo fatto qualche esperimento per far crescere funghi. Ho frequentato la facoltà di agraria e sapevo come fare. Risultato: un prodotto che si cucina più facilmente, che dura nel tempo e dalle forti proprietà aromatiche» spiega Daniele.

Dopo la scoperta hanno iniziato le prime coltivazioni domestiche e a partecipare a competizioni del settore. Finalisti degli Oscar Green (la competizione per startup sostenibili promossa da Coldiretti, ndr) hanno ricevuto un finanziamento bancario di 50mila euro grazie all’aiuto di Coldiretti, affittato un capannone e sono partiti:

La nostra filiera è cortissima. Vendiamo a ristoranti che condividono la nostra filosofia del km zero. Oggi produciamo 800 chili al mese di alcune varietà di funghi (cardoncello, pennella, pioppino…) e li vendiamo a un prezzo che va dai 7 ai 10 euro al chilo.

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Il materiale lo recuperano da una quindicina di bar con cui hanno preso accordi:

Passiamo a prenderlo ogni due settimane per far partire la produzione nel capannone. Coltiviamo anche a campo aperto su tre ettari di terreno».

Ancora piccoli non hanno la forza di esportare il prodotto in altre regioni. Ci sarebbe poi il rischio di far perdere al fungo la sua freschezza. Allora Daniele si è inventato un modo originale per riuscirci:

Abbiamo ideato dei kit: chi li compra può, seguendo poche istruzioni, produrre funghi freschi a casa sua e mangiarli come se giungessero direttamente dai campi.

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Ai giovani che vogliono avvicinarsi alla campagna Daniele consiglia di: scegliere coltivazioni di nicchia. Mantenere una filiera corta senza fare il passo più lungo della gamba. I risultati ci sono anche perché la qualità ti permette di aumentare i prezzi. Poi tanta passione: l’agricoltura non deve essere un ripiego, ma una scelta sentita. Per ultimo prepararsi alle tante sfide e difficoltà (burocrazia, reperimento fondi, promozione…). Ce ne saranno tante e bisognerà saperle affrontare.

Info: http://www.recofunghi.com/

Knowledge Economy: una via per la ripresa.

di Michele De Sanctis

Con l’avvento delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione la ‘conoscenza’ è diventata un bene economico i cui effetti non solo si ripercuotono sul benessere individuale, ma anche su quello collettivo. E forse sarebbe più giusto dire che gli effetti principali e più apprezzabili, dal punto di vista del mercato, sono proprio quegli effetti che, dopo l’impatto sul singolo, riescono ad avere un impatto collettivo, poiché è lì che, da una conoscenza iniziale, si riesce a produrre altra conoscenza per n numero di volte: è lì, quindi, che si crea il progresso. Il progresso è innovazione, è informazione tecnologica, è ricerca e sviluppo. Tutti i sistemi di new Economy sono infatti caratterizzati dalla produzione di informazione e conoscenza. È ciò che oggi sembrerebbe mancare alle nostre imprese, ciò che riaccenderebbe la nostra capacità di essere competitivi. D’altro canto, se da una prima conoscenza è stata possibile la creazione di esternalità positive, ossia di effetti sulla società, ciò è stato possibile anche grazie (e soprattutto) alla tendenza di lungo periodo all’aumento di risorse destinate alla produzione e trasformazione di conoscenza (istruzione, formazione, ricerca e sviluppo e coordinamento economico). Destinare risorse all’istruzione è quindi un investimento di lungo periodo. Analizzando le politiche economiche di quei Paesi che oggi vengono detti emergenti, infatti, assistiamo a una costante e consistente destinazione di capitale materiale a quello che invece è il cd. capitale immateriale. Alla conoscenza. Ciò interessa molto l’Italia, che da anni ‘fa economia’ lesinando sui fondi destinati all’istruzione. Gary Becker, premio nobel per l’economia nel 1992, ne ‘Il capitale umano’ analizzava come il disinvestimento su ricerca e sviluppo nelle economie in crisi accentui gli effetti della stessa crisi, causando danni che, nel lungo periodo, non sono riparabili, se non dopo diversi anni dalla distruzione di quel capitale umano. Il problema è grave. La nostra era è fondata sulla conoscenza: la Knoledge Economy è un cambiamento epocale, paragonabile solo a quello avvenuto con la nascita della grande industria, è un’economia che genera l’esigenze di nuove teorie e processi di innovazione permanente che richiedono più alti livelli di formazione, capacità di apprendimento e competenze particolari. La specializzazione è diretto corollario di questo tipo di economia. Quando si chiede al Paese di essere competitivo è a questo che ci si riferisce. La conoscenza generica porta l’impresa a creare lo stesso prodotto che a prezzi più bassi viene realizzato nei Paesi emergenti. La specializzazione crea un mercato diverso, alternativo agli altri. Ma la specializzazione si ottiene da un lato con l’investimento dei governi sulla prossima generazione e dall’altro, a livello aziendale, con la formazione specifica del personale. La crisi che viviamo da anni, da così tanti che ormai sembra difficile ricordare come fosse la vita prima, sta distruggendo inesorabilmente il capitale umano attualmente in forza e quello futuro. L’Italia deve trovare una via, diversa dall’austerity, per recuperare il proprio gap. A prescindere da ciò che l’Europa ci chiede. Per il settore della New Economy è, infatti, pressoché impossibile parlare di una traiettoria europea. Questo perché le disparità tra Paesi sono troppo ampie in un numero importante di dimensioni, come saggiamente analizzava Dominique Foray già nel 2000. La struttura degli investimenti in conoscenza, la divisione del lavoro tra pubblico e privato e così via: sono tutti elementi di una diversità tale che è impossibile pretendere lo stesso livello per tutti. Soprattutto tra i Paesi dell’Eurozona e quelli dell’Europa orientale con moneta nazionale e tra quest’ultimi e i cd. PIIGS, svantaggiati rispetto agli altri nelle esportazioni dal cambio con l’Euro. L’alternativa alla roadmap fissata dalla Troika deve necessariamente passare dall’economia dalla conoscenza e dall’abbandono delle politiche di austerity che, finora, hanno soltanto distrutto in nostro bene più prezioso: il capitale umano. In altre parole, il nostro futuro.

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