Archivi tag: infortuni sul lavoro

Donna stuprata mentre rincasa dal lavoro: l’Inail le riconosce l’infortunio in itinere

20140415-144551.jpg

Stava tornando dalla palestra dove era addetta alle pulizie. Dall’Istituto un indennizzo di 10mila euro per il danno biologico subìto. L’avvocato generale La Peccerella: “I rischi tutelati dalla legge attengono a tutte le condizioni di percorrenza del tragitto, e non solo a quelle legate alla circolazione stradale”

MILANO – L’Inail ha riconosciuto l’infortunio in itinere a una donna straniera, poco meno che quarantenne, violentata a Milano mentre usciva dalla palestra dove lavorava come addetta alle pulizie. La vittima stava rincasando quando, nel tragitto, venne aggredita e stuprata da uno sconosciuto: un’esperienza terribile che si è tradotta, successivamente, nella manifestazione di ripetute crisi di panico e di uno stato crescente di depressione tali da rendere necessario il ricorso alla psicoterapia. L’Istituto – oltre all’indennizzo delle giornate di assenza giustificata dal luogo di lavoro – ha versato alla donna 10mila euro a seguito del danno biologico subìto: non solo quello all’integrità fisica, ma anche per le gravi conseguenze di carattere psico-emotivo.

Il caso è una declinazione del principio generale disciplinato dal dlgs n. 38/2000. “Non si tratta del primo caso di infortunio in itinere riconosciuto dall’Inail in relazione a una donna lavoratrice vittima di stupro, un episodio analogo è stato indennizzato di recente dalla Sede di Brescia – afferma l’avvocato generale dell’Istituto, Luigi La Peccerella – Da un punto di vista strettamente giuridico tale riconoscimento rappresenta una declinazione del principio generale relativo agli infortuni in itinere disciplinato dall’articolo 12 del 38/2000, che tutela il lavoratore contro, che tutela il lavoratore contro tutti i rischi legati alla strada, durante il percorso dal luogo di abitazione a quello di lavoro e viceversa”.

Escluse dalle tutele solo le situazioni riconducibili a ipotesi di ‘rischio elettivo’. Secondo quanto disposto dal legislatore, si definisce ‘infortunio in itinere’ l’infortunio occorso “durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro”. In tale accezione sono ricomprese nella tutela tutte le modalità di spostamento (a piedi, su mezzi pubblici, su mezzo privato “necessitato”, su percorsi misti), se il tragitto è collegato ad esigenze e finalità lavorative. Vengono escluse, invece, solo le situazioni che possono essere ricondotte a ipotesi di ‘rischio elettivo’: per esempio, l’uso non necessitato del mezzo privato, le interruzioni o le deviazioni del normale percorso anch’esse non necessitate, oppure condotte colpevoli quali l’abuso di alcolici, ecc.

Già riconosciuto come infortunio in itinere un caso di rapina. “Di solito si tende a considerare gli infortuni in itinere solo in relazione ai rischi connessi alla circolazione dei veicoli, ma in realtà tale categoria è ovviamente assai più estesa e riguarda tutto ciò che attiene le condizioni di percorrenza del tragitto – aggiunge La Peccerella – Pertanto, rientrano nelle tutele previste dalla legge anche il pericolo di subire un’aggressione o una violenza nel caso una persona, nel tragitto per tornare a casa dal proprio luogo di lavoro, debba necessariamente percorrere una strada isolata. Proprio in virtù di questo stesso principio è stato, recentemente, riconosciuto come infortunio in itinere anche un episodio di rapina di cui è stato vittima un lavoratore”.

Fonte: INAIL

NAPO, L’EROE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO.

20140410-062509.jpg

di Michele De Sanctis

Napo è l’eroe di un’omonima serie di cartoni animati, creato nell’ambito di un consorzio formato da INAIL (Italia), HSE (UK), DGUV (Germania), INRS (Francia) SUVA (Svizzera) e AUVA (Austria), introdotto in occasione dell'”Anno europeo della sicurezza, dell’igiene e della salute sul luogo di lavoro” (1992-1993) e del festival del cinema “Thessaloniki International Film Festival” del 1992. Rappresenta la figura del lavoratore, indipendentemente dal ramo industriale o dal settore professionale, perciò non è legato a una professione o a un ambiente di lavoro specifico, la sua personalità e il suo aspetto fisico rimangono costanti in tutti i video.

20140410-062617.jpg

Napo è una persona qualunque, né buono né cattivo, né giovane né vecchio. È un personaggio culturalmente neutro, un lavoratore volonteroso, che incorre in situazioni che sfuggono al suo controllo, ma che è anche in grado di identificare i pericoli e i rischi degli ambienti di lavoro e sa dare consigli per migliorare la sicurezza e l’organizzazione del lavoro.
Simpatico, accattivante, capace di forti reazioni ed emozioni. Chiunque, quindi, può identificarsi in lui, dal giovane lavoratore al senior.

20140410-062702.jpg

La casa di produzione di Napo è la francese Via Storia che si aggiudicò l’appalto per la realizzazione di un primo video sulla segnaletica di sicurezza, “Best Signs Story”, successivamente presentato all'”Edinburgh International Film Festival” nel 1998 e premiato al Congresso mondiale tenutosi a San Paolo in Brasile nel 1999 nonché nell’ambito di alcuni festival nazionali del cinema in Francia e in Germania.

20140410-062749.jpg

Nel 2003 l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro di Bilbao manifestò interesse per un nuovo video, raggiungendo un accordo con il Consorzio Napo in ordine alla distribuzione dello stesso da parte dell’Agenzia a tutti gli Stati membri, ai Paesi candidati all’adesione e ai Paesi dell’EFTA con disposizioni chiare sull’uso non esclusivo, sui diritti e sui costi. La collaborazione continua a tutt’oggi.

20140410-062830.jpg

Il motto di Napo per un posto di lavoro più sicuro, più sano e migliore è “la sicurezza con un sorriso”. Il contenuto di ogni video, infatti, mira a sensibilizzare i lavoratori sull’importanza di adottare i comportamenti idonei e le misure di protezione sempre attraverso brevi storie, dal taglio umoristico e in animazione computerizzata.

CLICCA QUI PER VEDERE I VIDEO DI NAPO

BlogNomos
SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

Aumentate le indennità Inail per danno biologico.

20140217-081451.jpg

L’incremento del 7,57% è stato disposto dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini, con un decreto che – in attuazione della legge di stabilità – rende disponibili per tale scopo 50 milioni nel bilancio dell’Istituto. Superato un blocco dell’adeguamento delle prestazioni che durava dal 2009

ROMA – Dal 1 gennaio 2014 aumentano del 7,57% le indennità Inail per danno biologico. E’ quanto ha disposto il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini, con un decreto che – in attuazione della legge di stabilità – rende disponibili per tale scopo fine 50 milioni nel bilancio dell’Inail. “L’aumento, disposto in via straordinaria in attesa dell’introduzione del sistema di rivalutazione automatica delle indennità, tiene conto della variazione dei prezzi al consumo – si legge in una nota emanata dal dicastero – e si applica sia agli indennizzi sia ai ratei di rendita maturati dall’inizio dell’anno”.

“Risorse significative per oltre 100mila lavoratori infortunati e tecnopatici”. “Con questo intervento si assegnano significative risorse agli oltre 100mila lavoratori infortunati e tecnopatici – dichiara nella nota Giovannini, che ha proposto il provvedimento in sede di legge di stabilità – Con il provvedimento di oggi si supera un blocco nell’adeguamento delle prestazioni che durava dal 2009 e che ha provocato effetti negativi sul loro valore reale” . In particolare – conclude la nota – sono 105mila le rendite in essere interessate dall’incremento previsto dal decreto, 55mila gli indennizzi in capitale annui e 13mila le nuove rendite del 2014.

Fonte: INAIL

http://www.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html?wlpnewPage_contentDataFile=UCM_121633&_windowLabel=newPage

(13 febbraio 2014)