di Germano De Sanctis
La copertura degli oneri finanziari afferenti alla cassa integrazione ed alla mobilità in deroga (cioè, quelli sostenuti dalla fiscalità generale e non dai versamenti delle imprese) necessita di circa un miliardo di euro per l’anno 2014, il quale non è attualmente nella disponibilità del bilancio dello Stato.
Al contempo, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha reso noto che il Governo non ha in agenda alcun intervento correttivo dei conti pubblici per far fronte a tale emergenza, in quanto non è escluso il fatto che la copertura finanziaria per gli ammortizzatori in deroga venga trovata in sede di Legge di Stabilità, la quale, tuttavia, esplicherà i suoi effetti soltanto l’anno prossimo.
Si tratta di un problema che interessa almeno 50 mila lavoratori, il quali rischiano seriamente di rimanere senza alcun sostegno al reddito, aggravando ulteriormente la situazione occupazionale nazionale.
Inoltre, il Ministro Poletti ha anche chiarito che non è stata ancora presa nessuna decisione sulle modalità attuative dell’art. 2, Legge n. 92/2012 (c.d. Riforma Fornero), il quale fissa criteri più rigidi per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, limitandone la durata anche e riducendone le forme di utilizzo illecito.
È bene ricordare che la Legge n. 92/2012 prevede, a far data dal 2014, l’uscita graduale dalla cassa integrazione e dalla mobilità in deroga. Per tale ragione, il Governo Letta aveva predisposto un decreto avente ad oggetto la modifica dei criteri per l’accesso alla cassa ed alla mobilità in deroga, riducendo, al contempo, le coperture finanziarie di circa un miliardo di euro. Secondo il Ministro Poletti, permangono tuttora le condizioni tecniche che avevano giustificato la redazione di tale provvedimento, il quale, pertanto, non necessiterebbe di alcun radicale cambiamento.
Comunque, fronte di tali mutamenti normativi, il vero ed attuale problema è rinvenibile nell’assenza di risorse finanziarie adeguate per coprire l’intero costo degli ammortizzatori in deroga per l’anno 2014. Infatti, nei primi mesi di quest’anno, si è dovuto far ricorso all’utilizzo delle risorse afferenti l’anno 2014 per finanziare la cassa in deroga relativa all’anno 2013, la quale sarebbe rimasta altrimenti priva di copertura finanziaria. Di conseguenza, adesso, rimangono scoperte la cassa e la mobilità in deroga dell’anno in corso. Allo stato attuale, come già detto, il Governo non ha approvato ancora alcun decreto e non ha assunto alcuna decisione in merito.
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