TRENITALIA: NUOVE REGOLE IN CASO DI RITARDO E MANCATO PAGAMENTO DEL BIGLIETTO.

Dal mese di marzo 2015 scatteranno le nuove norme in caso di ritardo dei treni attribuibile a Trenitalia e per mancato pagamento del biglietto. Vediamo, dunque, nel dettaglio cosa cambierà effettivamente.

di Michele De Sanctis

Dal prossimo mese di marzo cambieranno i tempi per i rimborsi, ma anche il sistema di accertamento e repressione delle irregolarità di viaggio nel trasporto passeggeri in ambito nazionale, su tratte di media e lunga percorrenza. Tali cambiamenti si sono resi necessari dopo la sanzione impartita alle Ferrovie dello Stato dall’Antitrust alla fine dello scorso anno.

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Per quanto riguarda la procedura di rimborso, dovrebbe diventare più celere: se, da una parte, le richieste a seguito di ritardo potranno essere presentate entro 3 giorni dall’arrivo a destinazione, contro gli attuali 20, dall’altra il diritto all’indennizzo scatterà già per ritardi superiori ai 30 minuti sull’orario di arrivo previsto, invece dei 60 minuti attuali. Tuttavia, il risarcimento non sarà in denaro. Il passeggero riceverà, invece, un bonus pari al 25% del prezzo del biglietto sui servizi nazionali di media e lunga percorrenza, da spendere sempre con Trenitalia e da utilizzare in viaggi successivi. Ad ogni buon conto, il diritto all’indennizzo sarà esteso anche ai biglietti relativi a due o più tratte, comprensivi di un servizio regionale e uno nazionale (es.: trasporto locale + Eurostar). Proprio per questa ragione, sempre da marzo, Trenitalia introdurrà il cd. “biglietto globale misto”: vale a dire un biglietto unico che sostituirà quello a più tratte, al fine di garantire ai viaggiatori il bonus-rimborso sull’intero importo pagato. Inoltre, in caso di ritardo che dia diritto all’indennizzo, scatterà, altresì, l’obbligo di un avviso sonoro ai viaggiatori a bordo del treno.

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Per tutte queste novità, nei prossimi mesi Trenitalia dovrà organizzare una campagna per informare i passeggeri dei loro nuovi diritti mediante affissioni sui treni, nelle stazioni, attraverso email oltreché sul proprio sito. Ma ricordate che per far valere i vostri diritti, da marzo, avrete solo tre giorni.

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La seconda novità riguarda le multe in caso di mancato pagamento del biglietto, quale effetto della sanzione da un milione di euro che a novembre l’Antitrust ha impartito alla Società. Trenitalia, infatti, è stata ritenuta responsabile di comminare sanzioni troppo afflittive nei confronti dei passeggeri che non regolarizzano il biglietto, anche in caso di forza maggiore o per disservizio imputabile alla stessa Trenitalia (come, ad esempio, avviene nelle stazioni prive di biglietteria, quando il dispositivo per acquistare il proprio titolo di viaggio risulta fuori servizio e non c’è altra possibilità di comprarlo altrove). Ai viaggiatori senza biglietto Trenitalia, oltre al pagamento del prezzo per il viaggio in corso, impone, infatti, un’ulteriore sovrattassa da 50 a 200 euro. Pertanto, se vostro malgrado vi trovate senza biglietto, non dimenticate di far valere i vostri diritti e rifiutatevi di pagare più del dovuto.

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